Requiem dei diritti
Categoria: Articolo
11 Gennaio 2021
Quindi adesso, per molti, violare il diritto di espressione si può fare, se l’opinione vi riusciva antipatica. Violare il diritto di movimento si può fare, se chi voleva muoversi andava dove non vi piaceva andasse. Frantumare il diritto all’inviolabilità del corpo è lecito, se “quello lì” non vuole prendere la medicina che secondo voi gli fa bene. Sospendere le garanzie costituzionali si può fare, se vi dicono che c’è in giro una brutta malattia.
Coinvolgere le persone in eventi contingenti, come questo ban di Trump o come la manfrina sulla “super emergenza sanitaria mammaiuto” è precisamente il metodo con cui si cancellano i diritti e le garanzie. Ti rifilano la cazzata emotiva del momento e tu strilli: “han fatto bene!”, accettando che quelle manganellate siano “legittime” solo perché la ha prese qualcuno che ti stava sui coglioni.
Così si è affermato il nazismo, così si è affermato il fascismo, così si sono affermate tutte le forme di dittatura colpevoli dei peggiori crimini contro l’umanità della storia. Piantatela di abboccare come ebeti: quando svaniscono diritti e garanzie, non svaniscono solo per i complottisti / i novax / gli zingari / gli immigrati / gli ebrei / metticichitipare: svaniscono per tutti, anche per te.
Libri di Stefano Re:
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Dalla demonizzazione dell’ego al bene di nessuno della società formicaio: recuperare potere e responsabilità sulle proprie esistenze è la grande occasione evolutiva che viviamo.
Il baratto dell’autonomia per la comodità. Il pensiero preconfezionato, le tecnologie del divertimento, l’obbedienza conformistica che toglie responsabilità sulle vostre vite.
Uomo, italiano, 51 anni, sano: mi vietano di salire sull’autobus, mi vietano di lavorare. Qual è il mio unico crimine? Aver esercitato e non voler rinunciare a un mio diritto costituzionale.