Loin des hommes (2014)
Categoria: Recensione
15 Giugno 2020
Non basta dire che il film cambia il finale del racconto di Camus ed è proprio errato dire che ne mitiga il pessimismo. Oelhoffen rielabora proprio la vicenda. In primo luogo sul piano narrativo, introducendo un passato significativo per entrambi i protagonisti e articolando attorno a loro la didascalia del contesto socio-politico, ma anche e soprattutto sul piano metanarrativo o concettuale, cambiando sottilmente il messaggio del filosofo francese. Quel che in Camus era: “il sistema della violenza umana prosegue del tutto indifferente alle scelte dei singoli”, qui diventa in modo assai più specifico: “nessuna buona azione resterà impunita” – alla faccia del mitigare il pessimismo. E comunque, Viggo è strepitoso.
Volonteroso
Libri di Stefano Re:
» Identità Zero | Libro | 06/05/15
» Mindfucking | Libro | 06/05/15
» FemDom – preludio all’estinzione del maschio | Libro | 06/05/15
Vai al Blog
Facebook censura i contenuti di una pubblica ordinanza di un Tribunale dello Stato, impedendone la diffusione. Lo Stato Italiano ha ufficialmente ceduto il primato sulla applicazione delle leggi all’arbitrio di enti privati?
Stiamo tutti affrontando questo bivio. Ciascuno di noi, preparato o meno deve prendere questa decisione. L’hanno definita “apocalisse”, cioè disvelamento: la nudità che emerge inevitabile dalle ombre e dagli inganni.
Dalla demonizzazione dell’ego al bene di nessuno della società formicaio: recuperare potere e responsabilità sulle proprie esistenze è la grande occasione evolutiva che viviamo.