il sonno antifà

Nel sonno dell’antifà

Categoria:  Articolo

2 Dicembre 2021

In Australia, nella zona dei territori del nord, martedì 30 novembre, tre ragazzi di 15, 16 e 17 anni sono fuggiti dal campo di concentramento in cui erano rinchiusi in isolamento scavalcando le recinzioni. Subito è scattata la caccia all’uomo, con blocchi stradali, perquisizioni alle vetture in transito e battute a tappeto nelle zone rurali, fino alla cattura dei pericolosi evasi. Sottoposti a test, sono risultati negativi.

Riassumiamo: tre ragazzi vengono rastrellati con la forza e rinchiusi in un campo di concentramento. Ovviamente non avevano commesso alcun reato. Erano entrati in contatto con qualcuno che risultava positivo al test, seppur un test che peraltro trova positivi capre e piante e lattine di cocacola, ma lasciamo perdere al momento. Ovviamente i tre ragazzi erano negativi al test, seppur un test che peraltro trova positivi capre e piante e lattine di cocacola, ma lasciamo perdere al momento. Dunque venivano tenuti in isolamento coatto, in un campo di concentramento, da cui sono fuggiti. Per venire braccati – innocenti e incolpevoli, braccati. Ed ora, catturati e rimessi in prigionia, trovati negativi al test (ma lasciamo perdere al momento), il nomen omen Capo Ministri dei territori del Nord Michael Gunner, annuncia ufficialmente che «questa fuga può significare una estensione del periodo che questi ragazzi dovranno fare in quarantena.»

Un dettaglio significativo

Un dettaglio che trovo molto significativo. Mettete bene a fuoco: i ragazzi risultano NEGATIVI. Quindi no: non sono una minaccia per la salute pubblica. Eppure, sono ancora rinchiusi in questi campi di concentramento. Perché? E ancora, a causa della loro fuga, della loro disobbedienza, si minaccia di allungare il periodo di detenzione. Ma perché?

Se sono NEGATIVI al test, se non minacciano la salute in alcun modo, perché sono ancora detenuti? E perché mai dovrebbero essere detenuti “più a lungo ancora”? La deroga ai diritti costituzionali, quelli che dicono che nessuno può venire privato dalla sua libertà e chiuso in un campo di concentramento con la forza senza aver diritto a un equo processo che dimostri che ha commesso un reato, questa deroga viene imposta con la motivazione dell’emergenza sanitaria, del rischio per la salute pubblica, giusto? Ma se sono negativi non c’è alcun rischio per la salute pubblica, non c’è alcuna emergenza in cui essi rientrino. Allora perché sono detenuti? Perché questa detenzione viene ora aumentata? La risposta è meramente logica: perché qui la salute, la sanità, l’emergenza sanitaria non c’entrano assolutamente nulla – né in effetti sono mai c’entrate assolutamente nulla.

Da cittadini a sudditi

Qui si tratta di passare dallo Stato di Diritto a uno Stato di Polizia in cui i cittadini diventano sudditi e viene loro imposta l’obbedienza totale e assoluta, punto. Ecco perché quei ragazzi sono detenuti ed ecco perché vengono puniti: non per aver creato inesistenti pericoli riguardanti la salute, bensì per aver disubbidito, per essersi ribellati, per aver affermato il loro desiderio di essere LIBERI.

Lo stesso desiderio che porta cittadini nelle piazze italiane e del resto dei paesi che corrono verso la dittatura annunciata. Che ugualmente viene limitato, osteggiato, represso, vietato e punito. Medesimo discorso vale per i “lockdown”, le “restrizioni” o i “lasciapassare”, dichiaratamente inutili se non dannosi per la salute, vengono comunque imposti quali manifestazioni di obbedienza, totale e assoluta, al nuovo regime ed al suo culto fanatico, il culto de LaScienzah.

In conclusione, ho una domanda da porre: caro antifà, come procede il sonno della tua ragione?


Note e Riferimenti

https://www.abc.net.au/news/2021-12-01/multiple-people-escape-howard-springs-quarantine-facility-darwin/100663994

Stefano Re
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