Non basta dire che il film cambia il finale del racconto di Camus ed è proprio errato dire che ne mitiga il pessimismo. Oelhoffen rielabora proprio la vicenda. In primo luogo sul piano narrativo, introducendo un passato significativo per entrambi i protagonisti e articolando attorno a loro la didascalia del contesto socio-politico, ma anche e soprattutto sul piano metanarrativo o concettuale, cambiando sottilmente il messaggio del filosofo francese. Quel che in Camus era: “il sistema della violenza umana prosegue del tutto indifferente alle scelte dei singoli”, qui diventa in modo assai più specifico: “nessuna buona azione resterà impunita” – alla faccia del mitigare il pessimismo. E comunque, Viggo è strepitoso.
Volonteroso