Visto che la discussione dell’altra volta sui meccanismi di condizionamento mentale è piaciuta assai, mi han chiesto di fare il bis, stavolta con un tema dal respiro più universale: identità e autocoscienza. Si parla di roba come: che cos’è l’identità, come la costruiamo, come la modifichiamo, e perché mai ne abbiamo bisogno? Ma anche, l’autocoscienza è una benedizione o una fottuta condanna? Quante balle ci inventiamo pur di evitarne la responsabilità? Poi siam finiti a parlare anche di covid, di terrorismo, di demolizione dei modelli culturali tradizionali, di parolacce e di tante altre cose.
Intervista a Stefano Re di Luca Terrestre per la pagina: “Gruppo Kostituzione”