Il Blog di Stefano Re

La tua scelta

La tua scelta

Il primo passo per imparare a combattere è ripulirsi da ogni paura.
Smettere di aver paura di fare un brutta figura, di venire insultati, di venire aggrediti, sanzionati, arrestati, imprigionati. Smettere di aver paura di perdere il posto, di perdere i soldi. Smettere di aver paura di perdere gli amici, il partner, la famiglia, i figli. Smettere di aver paura di perdere la vita. Se non ti liberi da tutto questo, prima o dopo cederai, perché useranno tutte queste paure per piegarti, per ricattarti, per costringerti a obbedire.

Solo quando ti sei liberato di queste paure, metti a fuoco per cosa stai combattendo davvero. Stai combattendo perché vuoi essere un atto della tua volontà e non di quella di un sistema che ti ricatta, che pretende la tua sottomissione, che cerca di trasformarti in un atto della sua volontà. L’essenza della libertà è prendere coscienza che nulla, nessuno può costringerti in alcun modo se tu non glielo permetti.

Fuori dal formicaio

Un punto che sfugge facilmente e invece a mio parere è centrale: il motivo per cui è essenziale che questa scelta venga fatta in completa autonomia è proprio che la minaccia, la pressione che ci stanno imponendo, indica precisamente il percorso opposto. Un percorso di annullamento dell’identità, dell’autonomia, della responsabilità individuale in favore di un pensiero collettivo. In favore di un “essere” collettivo in cui tutti obbediscono a venerano un immaginario “bene comune” facendo a gara per *non esistere* come esseri autonomi.

Per questo le espressioni in cui si è sbizzarrita questa deriva sono tutte dirette contro ogni tipo possibile di identità: religiosa, spirituale, culturale, politica, economica, familiare, persino sessuale. Quel che tentano di imporre è una esistenza da formicaio. E per questo il primo e l’unico passo davvero inevitabile per potersi opporre è rivendicare la propria identità, la propria autonomia decisionale, il proprio libero arbitrio esistenziale.

E proprio per questo nessuno può farlo per qualcun altro. Ciascuno deve decidere per se stesso chi è, chi vuole diventare, chi non vuole accettare di diventare.
Dopo questo passaggio si potrà agire uniti, insieme: per costruire, per difendere, per contrastare gli attacchi furibondi del formicaio. Ma prima ciascuno deve liberarsi dai suoi vincoli, dalle sue paure, e deve farlo da solo.

Archivi
Categorie

Articoli recenti

Alla corte dell'Imperatore
Quando il vassallo già favorito di un imperatore romano si reca in visita al nuovo imperatore per continuare a garantirsi i favori dell’impero, non dovrebbe tentare malamente di forzargli la mano in pubblico.
» LEGGI
Chi ha paura del Lego?
Il Museo della Scienza di Londra accusa il Lego: con gli incastri indicherebbe ai bambini che l’eterosessualità è la norma. Ma la norma non è una iniqua e restrittiva prigione: è il metro di misura per uscirne ed assumere identità.
» LEGGI
Perdonato PER CHE COSA?
Il perdono presidenziale di Biden a Fauci non è uno scudo penale né una amnistia, è un perdono per crimini federali commessi contro gli Stati Uniti d'America. Ma per quali crimini Fauci sarebbe stato perdonato?
» LEGGI
La paura di gioire
Perché non gioire di una vittoria? Molti contestatori hanno sposato un’identità perennemente insoddisfatta, sospettosa, che fa del lamento la propria ragion d’essere e cancella la speranza per evitare delusioni.
» LEGGI

articoli recenti

commenti

Iscriviti
Notificami
guest

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

1 Comment
Meno recenti
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
1
0
Ci farebbe molto piacere una tua opinione.x