La narrazione corrente della situazione, sostenuta tanto dai media quanto dalle autorità politiche, descrive una emergenza sanitaria globale che richiede e legittima misure estreme di sospensione dei diritti, restrizioni e imposizioni che stanno distruggendo la capacità di sussistenza economica di chi imprende, azioni in contrasto con il dettato costituzionale e in violazione di un gran numero di trattati internazionali. Una porzione consistente della popolazione, di cui faccio parte anche io, non condivide queste scelte. Non riconosce validità a queste restrizioni, non accetta queste sospensioni dei diritti, non considera queste decisioni legittime né accettabili.
Né bambini né criminali
La risposta dei media e della politica è stata, fino ad ora, trattare chi dissente alternativamente come un bambino capriccioso o come un pericoloso delinquente. Non siamo né l’una né l’altra cosa: siamo adulti, responsabili e consapevoli. Cittadini che condividono una lettura diversa degli eventi, una diversa idea di come vada gestita la situazione e soprattutto che rivendicano la propria facoltà di difendere l’inviolabilità dei propri diritti naturali. Poiché non è stato lasciato alcun margine per ridiscutere e persino criticare tali misure e modalità, la parte di popolazione che non intende accettarle si trova costretta a disconoscerle e di conseguenza a disconoscere le autorità che tentano di imporle.
Ribellarsi è un diritto
Alle istituzioni dello Stato italiano viene ora dunque posto il problema in modo diretto: dovete prendere atto che esiste una parte consistente della popolazione che non riconosce e non intende rispettare le leggi che state promulgando. Se proseguirete su questa linea, ignorando ogni segnale di dissenso, costringerete questa parte della popolazione a reagire esercitando il proprio diritto di ribellione o diritto di resistenza. La facoltà del popolo sovrano di opporsi all’ingiusto esercizio del potere o al potere illegittimo da parte delle istituzioni.
Un avviso alle istituzioni
L’ultima volta che questo diritto si è manifestato sul territorio italiano è stato con la resistenza partigiana contro il regime fascista. Questo è un avviso a chi oggi occupa ad ogni livello le istituzioni italiane: cessate immediatamente la vostra offensiva contro i diritti dei cittadini o sarete responsabili delle conseguenze.