CIA, NWO e altri mostri
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17 Dicembre 2022
Secondo la Fox News, ancora una volta i complottisti avevano ragione su tutta la linea: la CIA era coinvolta nell’omicidio del presidente Kennedy[1]. Ieri la televisione americana ha diffuso la dichiarazione di una fonte interna alla CIA riguardo ai documenti che, per la seconda volta, non vengono resi disponibili al pubblico americano, nonostante sia ampiamente scaduto il limite di riservatezza imposto dall’allora presidente Nixon.
A quanto pare, non soltanto l’agenzia di sicurezza americana ha collaborato ad assassinare un Presidente in carica, ma dagli anni ’60 ad oggi tutti i più alti dirigenti dell’agenzia ne sono stati al corrente ed hanno regolarmente mentito sia al pubblico che alle altre istituzioni.
Questo è precisamente il “Deep State”, quella struttura di potere antidemocratica ed illegittima che opera da decenni all’interno delle più delicate istituzioni americane (e di conseguenza mondiali). Un apparato che agisce secondo una propria agenda in totale spregio di qualsiasi legge o diritto, giungendo financo ad assassinare un presidente degli USA e occultare queste riformazioni per mezzo secolo.
Illudersi che questa struttura agisca soltanto su territorio americano sarebbe una ingenuità imperdonabile. Basti pensare che per definizione la CIA si occupa di garantire gli interessi americani precisamente nel resto del mondo, che ha uffici locali in ogni area del pianeta ed è risultata al centro di infinite operazioni ed eventi drammatici. Da golpe a sommosse, da omicidi politici ad attentati terroristici, ha stretto ovunque accordi e spesso cooperato con le mafie locali ed ha messo le sue zampe in praticamente ogni tipo di traffico illecito immaginabile, dalla droga alla tratta di esseri umani.[2]
La CIA è solo uno dei molti strumenti dell’apparato di potere internazionale che definiamo DeepState.
Mai nella storia era emersa alla visibilità una organizzazione criminale tanto ramificata e pericolosa.
Se mai i popoli del mondo riprenderanno il controllo delle loro istituzioni e dei loro governi, dovrà aver luogo il più monumentale giudizio in tribunale della storia umana, al cui paragone il processo di Norimberga parrà un arbitrato condominiale. Dovranno essere edificati istituti di detenzione enormi per mettere in sicurezza l’intera globale classe politica, medica e mediatica coinvolta in questa attività delinquenziale. Probabilmente sarà necessario articolare una legislazione penale apposita per giudicare le azioni commesse.
Man mano che queste informazioni divengono di pubblico dominio, tolte le reazioni incredule dei negazionisti, due sono i veri nemici da affrontare: il primo è il tentativo di normalizzare la cosa, il secondo è la rassegnazione.
Togliamo subito di mezzo la patetica reazione che caratterizzerà i più pusillanimi negazionisti, quelli che beleranno in coro: “massì figurati se esiste la Spectre”. La Spectre è stata inventata a livello cinematografico proprio per squalificare la controparte reale. Per fornire un alibi alla loro vigliaccheria esistenziale. Costoro non crederanno mai che il papà è cattivo perché continuano ad averne un bisogno disperato. Perché non vogliono crescere e diventare adulti. Perché non vogliono assumersi la responsabilità delle loro esistenze. Quindi, si meritano precisamente quel che succede loro: di continuare a vivere come schiavi.
Ridurre l’ampiezza della minaccia, indicando capri espiatori. Esempio del primo errore di giudizio: “La colpa è limitata ad individui – le famose mele marce – e non bisogna generalizzare.” No. Non è possibile che casualmente capitino centinaia o migliaia di “mele marce” ad ogni livello in ogni ente o istituzione. Quando accade, è la natura stessa delle istituzioni ad essere marcia e dunque a selezionare persone che accettino di operare nel marciume ed allontanare chi non accetta questo modo di procedere.
Per convincervi di questo, hanno bannato Trump dai social media e messo al suo posto un vecchio rimbambito. Perché tutti percepiscano che il potere sta altrove, e persino il presidente più potente del mondo non è che un burattino patetico nelle loro mani. Esempio del secondo errore di giudizio: “è la natura umana che si manifesta. Chi ha il potere ne approfitta per ottenere propri vantaggi contro chi non ne ha, non ci si può fare nulla.” Di nuovo, no. Il fatto stesso che tante persone nel tempo siano state assassinate, perseguitate, emarginate, ricattate o corrotte significa che è possibile agire diversamente. E che agendo diversamente, si limita il potere del DeepState.
Se invece li lasciamo fare, se accetteremo in massa di normalizzare l’accaduto con rassegnazione, nell’arco di pochi anni scomparirà ogni residua garanzia e traccia dei diritti fondamentali dell’uomo e delle garanzie che secoli di lotte sociali ci hanno lasciato in eredità.
In termini universali, il potere è in ciascuno di noi, siamo sempre e solo noi a cederlo ad altri per vigliaccheria o per ignoranza. L’unico vero nemico da sconfiggere è dunque la paura. Ricordiamoci di esistere. Ricordiamoci chi siamo e chi vogliamo essere. Riprendiamoci e attuiamo, ciascuno singolarmente, il nostro potere, e nessuna struttura o individuo potrà mai più decidere per conto nostro.
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Pochi sanno che la locuzione “Conspiracy Theory”, “teoria del complotto”, in seguito indicata coll’orribile termine “complottismo”, venne coniata dalla CIA negli anni ’60 per screditare chi indagava sull’omicidio Kennedy.
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