Le origini del Covid
Categoria: Articolo
20 Aprile 2020
Come forse alcuni di voi già sapranno, tre giorni fa il premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, ha espresso un lungo intervento sull’epidemia di Covid-19 al programma radiofonico francese, “Pourquoi Doctor“.[1]
Anzitutto, Montagnier dichiara senza mezzi termini che il Sars-CoV-2 è stato prodotto e rilasciato accidentalmente nel laboratorio di Wuhan, specializzato nella ricerca sui coronavirus, nell’ultimo trimestre del 2019. Spiega anche come lui e i suoi collaboratori siano giunti a questa conclusione: analizzando il Covid-19, hanno individuato sequenze genomiche specifiche del virus dell’HIV. Sequenze che, a suo parere, è del tutto impossibile si siano “infilate” dentro quel coronavirus per motivi naturali: devono esserci state impiantate volontariamente in un laboratorio specializzato. Per inciso, il Professor Montagnier di HIV un pochetto se ne intende, avendo ricevuto il premio Nobel per la medicina nel 2008 proprio per aver individuato il collegamento tra l’HIV e l’AIDS.[2]
Questa notizia troverebbe un primo interessante riscontro nel parziale, e quanto pare purtroppo solo temporaneo, successo nel trattare i pazienti affetti da Covid-19 con alcuni antivirali utilizzati nel trattamento dell’AIDS. [3][4] Lo scienziato inoltre sottolinea di non essere stato il primo ad accorgersi di questo peculiare inserimento, e cita uno studio condotto presso l’Università di Nuova Delhi che lo affermava già il 30 gennaio.[5][6] Studio che poi è stato ritirato dopo aver subito forti pressioni, come spesso capita quando uno studio non rende troppo felice qualcuno. Ma, come afferma Montagnier, alla fine la verità inevitabilmente emerge.
E a proposito di verità scomode che finiscono con il saltar fuori, proprio ieri il dottor Rashid Buttar, già finito sul libro nero dei soliti inquisitori, nonostante i decenni di onorata carriera medica anche nell’esercito, per il reato capitale di aver osato curare con successo una donna resa paralitica da una vaccinazione antinfluenzale, in una intervista-fiume sulla Next News Network, supporta in pieno l’ipotesi che il Sars-CoV-2 sia stato creato in laboratorio, fornendo molti dettagli di un retroscena tanto spaventoso quanto ben documentato: il virus che provoca il Covid19 sarebbe infatti una versione chimerica, cioè modificata geneticamente in modo strutturale, di un altro virus, che si chiama SHC014-CoV.[7]
La storia del SHC014-CoV è di per sé pregna di informazioni utili a chiarire il quadro: sempre della famiglia del coronavirus,[8] caratteristico dei pipistrelli, fa la sua comparsa nel 2014, quando viene geneticamente modificato in un laboratorio americano, precisamente presso l’Università di Chapel Hill, nel North Carolina, con l’inserimento di sequenze genomiche del virus della SARS, rendendolo capace di propagarsi agli esseri umani. Fatemelo ripetere che magari pensate di aver letto male: il SHC014-CoV, già parente della SARS, è stato modificato geneticamente e reso capace di propagarsi agli esseri umani, in un laboratorio negli Stati Uniti, tra il 2014 e il 2015. Ovviamente, lo hanno fatto per la scienza e per il bene dell’umanità, ma anche, ahimè, in aperta violazione di una moratoria che vieta simili esperimenti sul suolo americano.[9]
Esperimenti questi, sia detto per inciso, ampiamente finanziati da Bill Gates e dalle sue fondazioni filantropiche, sempre molto preoccupate per il bene dell’umanità. Questi simpatici esperimenti sono stati anche oggetto di pubblicazione sulla rivista Nature, che oggi apporta un disclaimer a quello studio scrivendo: “sappiamo che questa vicenda viene usata come base per teorie non verificate che il nuovo coronavirus causa del Covid19 sia frutto di bioingegneria. Non ci sono evidenze che questo sia vero; gli scienziati ritengono che un animale sia con tutta probabilità la sorgente del coronavirus”.[10] Nature non si premura di informarci su chi siano questi fantomatici “scienziati”, e forse ora che Montagnier afferma il contrario, dovrà cambiare dicitura in: “gli scienziati, ma non gli scienziati premi Nobel per la medicina”.
Ma lasciamo Nature coi suoi scienziati misteriosi e torniamo al nostro virus ingegnerizzato negli USA: quando nel 2015 le autorità americane obbligano l’Università del North Carolina a cessare gli esperimenti, anziché interrompersi, i lavori semplicemente si trasferiscono, con il provvido supporto di un personaggio interessante, il Dr Anthony Fauci, e con qualche milionata di dollari in regalo da parte di Bill Gates. Indovinate un po’ dove viene a trasferirsi questo interessante esperimento basato sul rendere un coronavirus già causa di una pandemia, la SARS, ancora più pericoloso e virulento? Sì, ci avete preso: proprio nel laboratorio di massima sicurezza di Wuhan, in Cina.[11]
Tu guarda il fato e la sfiga: con tutti i laboratori disponibili sul suolo terrestre, proprio lì vanno a proseguire gli studi per rendere un coronavirus il perfetto virus pandemico. E proprio lì, qualche anno più tardi, si scatena questa pandemia, con un coronavirus che, quanto ora si viene a sapere, è stato geneticamente modificato. Ma, come Nature si premura di ricordarci, “gli scienziati” ci assicurano che è stato il pipistrello. Come non credere agli “scienziati”?
Lasciando il panorama di intrecci tra laboratori e virus geneticamente modificati, voglio ora occuparmi della seconda affermazione che, tra le molte rese dal Professor Montagnier, desidero qui approfondire. Una affermazione che quasi nessun commentatore ha ripreso, il che francamente non mi stupisce. Infatti il premio Nobel non si limita a affermare che il Sars-CoV-2 è stato prodotto in un laboratorio, ma spiega anche per quale motivo, con quale scopo esso sia stato prodotto, e cioè, per creare un vaccino contro l’AIDS.
E qui arriva il primo spunto di riflessione che voglio offrire. Chi non è troppo giovane ricorderà come anche riguardo all’HIV si discusse molto a lungo della possibilità che fosse il risultato di esperimenti condotti nei laboratori. Per tutti quanti, invece, dovrebbe essere noto – ma so bene che non lo è affatto – che il vaccino contro la poliomielite, decantato a gran voce come salvezza dell’umanità, è la causa dimostrata e verificabile di una terribile pandemia, cioè di tutti i focolai di poliomielite del mondo. Dal 2015 ad oggi, ci sono stati 25 focolai confermati di poliomielite nel mondo. Di essi, uno solo risulta da polio selvaggia. Tutti gli altri, sono vaccino-derivati, cioè, provocati dal vaccino. Parliamo del 96% dei focolai di poliomielite al mondo, nel corso degli ultimi cinque anni.[12]
Questa pandemia di Covid-19, grave o meno grave che poi davvero sia in termini di decessi, considerato che ad oggi, pur contando un numero di decessi ormai dimostratamene gonfiato in molti paesi e in particolare in Italia, avrebbe comunque ucciso circa quattro volte meno dell’influenza stagionale [13], ma che invece ha prodotto danni reali ed ingenti a causa del modo in cui è stata gestita, con ferite gravissime al tessuto sociale, economico e ai diritti individuali – ecco, questa pandemia, se davvero è stata generata nel tentativo maldestro di giocare con i virus per creare un vaccino, seriamente vogliamo riporre ogni sforzo e speranza nel ricominciare subito a giocare coi virus per creare un altro vaccino?
Si attribuisce ad Albert Einstein la frase: “la definizione di follia è continuare a ripetere lo stesso comportamento aspettandosi risultati differenti“. Delle due, l’una: o questi “scienziati” sono completamente matti, oppure il risultato in cui sperano è precisamente quello che stiamo vivendo sula nostra pelle, oggi. In entrambi i casi, se vogliamo sopravvivere, dobbiamo riuscire a fermarli.
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Note e approfondimenti
[1] Podcast di “Pourquoi Doctor”E video-intervista in cui il premio Nobel ripete tutto quanto.
https://en.wikipedia.org/wiki/Luc_Montagnier
[3] antivirali che trattano HIV usati per il Covidhttps://nypost.com/2020/03/12/hiv-drugs-are-being-used-as-part-of-coronavirus-treatment/
[4] https://www.newsweek.com/how-coronavirus-treated-japan-start-hiv-antiviral-drug-trials-who-warns-antibiotics-1487704 [5] studio Delhi ritiratohttps://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.30.927871v1
[6] Video che spiega (in italiano) lo studio di Delhi [7] Intervista al Dr Rashid Buttar (sottotitolata in italiano) [8] «Using the SARS-CoV reverse genetics system2, we generated and characterized a chimeric virus expressing the spike of bat coronavirus SHC014 in a mouse-adapted SARS-CoV backbone. The results indicate that group 2b viruses encoding the SHC014 spike in a wild-type backbone can efficiently use multiple orthologs of the SARS receptor human angiotensin converting enzyme II (ACE2), replicate efficiently in primary human airway cells and achieve in vitro titers equivalent to epidemic strains of SARS-CoV.»https://www.nature.com/articles/nm.3985
[9]https://www.nexusnewsfeed.com/article/science-futures/lab-made-coronavirus-caused-concern-in-2015/
[10]https://www.nature.com/news/engineered-bat-virus-stirs-debate-over-risky-research-1.18787
[11] «In 2015, the University of North Carolina at Chapel Hill and Wuhan Institute of Virology conducted research showing the virus could be made to infect the human HeLa cell line, through the use of reverse genetics to create a chimeric virus consisting of a surface protein of SHC014 and the backbone of a SARS virus»https://en.wikipedia.org/wiki/SHC014-CoV
[12] Poliomielite da vaccino: il 96% dei focolai sono provocati dalle vaccinazioni. Una pandemia che dura dal 2015 ad oggi.https://www.who.int/csr/don/archive/disease/poliomyelitis/en/
[13] WHO: fin dal 2017, ogni anno l’influenza stagionale uccide con complicazioni respiratorie fino a 650.000 persone. Pur coi dati come sta ormai emergendo stragonfiati, i morti per covid19 sono oggi circa 165.000. L’influenza stagionale – che colpisce solo fino a primavera, conduce 4 a 1.Roberto Quaglia aveva già elencato un gran numero di coincidenze, cui ora vanno a sommarsi quelle che ho elencato in questo articolo:
Massimo Mazzucco invece aveva già approfondito quanto i pipistrelli amino indossare il camice bianco:
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