Il Blog di Stefano Re

Donald Trump che sorride

La paura di gioire

Trovo interessante quante persone abbiano passato decenni a constatare con rammarico che nessuna forza politica, partito o personaggio si esponeva contro un sistema dominante, e quando questo avviene borbottano che tanto ormai è tardi, che è solo propaganda, che non serve a niente, che non si fidano e simili.

Cose che non ti piacevano proprio

Vediamo un esempio attuale. Da parecchi anni una enorme quantità di persone non era affatto contenta, e spesso protestava in modo vibrante perché i media, gli intellettuali, la politica e le istituzioni forzavano sempre di più la mano su una serie di tematiche, ad esempio:

  1. il cosiddetto riscaldamento globale poi divenuto cambiamento climatico e tutte le follie collegate, tra cui l’obbligo verso le auto elettriche o il “niente auto” e stop
  2. il tema della non discriminazione dei generi con la tiritera dei pronomi ed asterischi fino alle follie delle drag queen a far lezione negli asili e dei bimbi di quattro anni fatti “transizionare”
  3. la moneta digitale imposta dei governi che si temeva, giustamente, avrebbe incatenato tutti senza scampo
  4. il fenomeno che ho definito culto de #LaScienzah cioè il fanatismo scientista che si è tradotto nell’ossessione vaccinale prima di tutto pediatrica (che sta creando DISASTRI generazionali senza precedenti) e poi ha mostrato la sua pericolosità globale nella demolizione dello Stato di Diritto durante la pandemenza
  5. Il ruolo decisivo dell’OMS nella copertura e formalizzazione di questa deriva scientista e antiscientifica a livello globale
  6. la drammatica esasperazione dell’antirazzismo, che si è concretizzata nel favorire una immigrazione incontrollata, impossibile da integrare, con ricadute criminali impunite per paura di apparire “razzisti”
  7. la costante inaffidabilità di governi ed enti inquirenti che fornivano interpretazioni palesemente false di eventi piccoli e grandi, dall’11 settembre alle origini del Covid, tenendo segretati per lustri fascicoli pieni di informazioni che non venivano rese pubbliche per “ragioni di Stato”
  8. la narrazione NATO che vede la Russia come pericoloso invasore e l’Ucraina come vittima da sostenere militarmente all’infinito
  9. la censura sui social network e sui motori di ricerca, che ha cancellato ogni forma di discussione e opinione non allineata a tutte queste derive e tante altre

Lo so, lo so: ho tralasciato molti altri temi scottanti ed alcuni li ho esposti maluccio, ma il mio ragionamento non riguarda i contenuti. Servono solo come esempi, non contano nulla in se stessi in questo post. Provate a fare questo sforzo ed osservare il processo, non i singoli contenuti.

Guarda il processo, non farti distrarre dal contenuto

Il processo di cui parlo è questo: per anni, in alcuni casi decenni, molti di voi hanno sofferto queste cose e protestato perché nessuna forza politica, istituzione o centro di potere rappresentava la vostra contrarietà e combatteva queste derive. Negli ultimi quattro giorni, il neo eletto Presidente Trump ha firmato ordini esecutivi che riguardano ciascuna di queste questioni e invertono con fermezza ciascuna di queste tendenze. Riguardo ai punti sopra elencati, ad esempio:

  1. Ha dichiarato che la narrazione green e il riscaldamento climatico sono bugie e stabilito la libertà di ciascuno di prendere la macchina che preferisce.
  2. Ha dichiarato che di generi sessuali ne esistono solo due, maschio e femmina. E tolto i finanziamenti a tutte le agenzie, organizzazioni ed enti che operavano nella galassia LGBTetc
  3. Ha dichiarato illegale cercare di istituire una moneta digitale unica da parte delle istituzioni americane, tanto in patria quanto all’estero
  4. Ha cancellato gli obblighi di vaccinazione al personale federale USA ristabilito i militari sospesi per non essersi sierati
  5. Ha cancellato i finanziamenti USA all’OMS, togliendogli ogni autorità e affossando il “trattato pandemico”
  6. Ha avviato procedimenti di controllo ed espulsione molto severi verso gli immigrati clandestini
  7. Ha desecretato i fascicoli relativi agli omicidi dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King e promesso di fare lo stesso riguardo all’11 settembre
  8. Ha dichiarato che intende togliere gli USA dalla NATO e che comprende perfettamente perché la Russia si sia sentita in dovere di agire in Ucraina, spingendo immediatamente per il raggiungimento di una pace stabile
  9. Ha stabilito che venga tolta ogni censura e ristabilita pienamente la libertà di parola ed espressione anzitutto sui social media e Zuckerberg ha avviato una marcia indietro clamorosa su Facebook, seguita da altri social e gestori big tech ed ora anche nelle TV iniziano a parlare persone censurate per anni
È una fregatura!

A fronte di tutto ciò, una delle reazioni ricorrenti che leggo e sento, proprio tra chi queste cose richiedeva da tempo, è un coro di: “tutte cose già risapute”, “è solo il poliziotto buono”, “tanto ormai non serve più”, “è solo propaganda”, “lo fa perché gli conviene”, “andava fatto prima”, “non mi fido di lui”, “non cambierà niente” e similari.
Ed io a costoro domando, ma che cosa volete di preciso?

E tutto il resto?

Certo, Trump non è il salvatore del mondo, ma è lo stesso il Presidente degli Stati Uniti e vi sta dando ragione. Sta facendo molte delle cose che ritenevate impossibile fare. Sta letteralmente esaudendo le richieste che avanzate da anni, o decenni. Va bene, ce ne sono molte altre altrettanto importanti che non sta facendo. Non sta riconoscendo che Israele massacra civili in Palestina, non sta discutendo la versione ufficiale dell’allunaggio, sulle vaccinazioni pediatriche non ha ancora detto / fatto nulla, e sono il primo a capire che non è soltanto costruendo un muro e cacciando a calci i clandestini che delinquono che si risolve il problema immigrazione, ma tra lo scenario degli anni che abbiamo vissuto in cui non c’era alcun possibile respiro per tutte le nostre istanze e questo improvviso enorme mutamento di narrazione, non vi pare ci sia spazio per festeggiare?

Perché non gioirne?

Perché allora non gioirne? Gioire di una vittoria non implica mica sposare a vita chi ve l’ha offerta. Non significa mettersi nelle sue mani, diventarne fanatici sostenitori né divenire ciechi sui suoi errori passati, presenti o futuri. Ma che senso ha rifiutare persino di riconoscere che un miglioramento c’è ed è evidente?

La mia impressione è che molti contestatori abbiano semplicemente sposato la posizione di contestatore. Si siano affezionati, negli anni, a questa condizione di minoranza, che vede i giochi dei potenti come eternamente e inevitabilmente malvagi, infidi e falsi. Ed ecco che la stessa idea di speranza viene avvelenata, diventa un grave errore strategico, perché apre ad ulteriori potenziali delusioni. Molti contestatori hanno eletto per se stessi un’identità perennemente insoddisfatta, sospettosa, che fa del lamento la propria ragion d’essere. E così facendo oscurano le proprie stesse esistenze. Abbassano il livello delle proprie frequenze, e per timore di esporsi ad una nuova delusione, alloggiano costantemente e insistentemente proprio nei toni emotivi della delusione.

Ma quando si combatte, lo si fa per vedere la vittoria. Per godere della pace, seppur temporanea, che può seguirne. Non si combatte per continuare a combattere all’infinito. Quando il lamento diventa una manifestazione esistenziale, la guerra l’avete persa dentro di voi, sempre e comunque.

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