La novità di oggi è che Trump ha affermato di voler avviare una rigorosa indagine del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI sui clienti pedofili di Epstein. Quella stessa lista di clienti che qualche mese fa affermava, insieme al DoJ e all’FBI, non esistere proprio. La stessa lista che in campagna elettorale MAGA era divenuta una bandiera nella lotta per la trasparenza e contro l’élite di potere viziosa e corrotta. Ma come siamo arrivati fin qui?
Ricostruiamo la faccenda
Ripercorriamo rapidamente questa spinosa vicenda. Jeffrey Epstein era un imprenditore che per oltre un decennio forniva prestazioni sessuali con minorenni a personaggi ricchi, famosi o importanti provenienti da ogni parte del mondo. Nel 2008, dopo tre anni sotto indagine, Epstein si dichiara colpevole di adescamento e favoreggiamento della prostituzione minorile a livello statale in Florida[1]. Nel 2019 viene nuovamente arrestato con accuse federali di traffico sessuale di minori a New York e in Florida[2]. Il 10 agosto viene trovato morto nella sua cella nel carcere federale di Manhattan, in un apparente suicidio che solleva molte domande[3]. In seguito la sua attività viene indagata anche in Europa[4], e nel 2020 viene arrestata Ghislaine Maxwell, sua ex socia e fidanzata, accusata di adescamento di minorenni per conto di Epstein[5]. Ghislaine Maxwell è stata condannata a 20 anni di carcere[6].
Trump vuole fare chiarezza
Donald Trump nel corso della campagna presidenziale fa del rilascio della lista dei clienti di Epstein un cavallo di battaglia[7]. Poco dopo l’insediamento di Trump, in un’intervista a Fox News il 21 febbraio 2025, Pam Bondi, nominata Procuratore Generale degli Stati Uniti, affermava che la lista dei clienti di Epstein era “sulla sua scrivania per essere esaminata“[8]. Il 26 febbraio 2025 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa, ha distribuito a un gruppo di influencer e giornalisti un fascicolo rilegato intitolato “The Epstein Files – Phase One”, contenente una prima parte dei documenti relativi al caso Epstein[9]. Da allora, si attende che la lista dei clienti pedofili di Epstein venga resa pubblica, ma ciò non è ancora avvenuto.
L’ombra di Israele
Col passare delle settimane, molti sostenitori di Trump, innervositi dai rinvii sul rilascio di questa lista, hanno iniziato a fare indagini. Sono emersi elementi preoccupanti, che legherebbero Epstein e la sua attività al servizio segreto israeliano, il Mossad. I principali tra essi:
- Epstein era in stretto collegamento con l’ex primo ministro e ministro della difesa israeliano Ehud Barak. Barak ha visitato le residenze di Epstein decine di volte, anche dopo la sua condanna per reati sessuali del 2008. Ha anche ricevuto milioni di dollari da fondazioni legate a Epstein[10].
- E-mail trapelate e indagini giornalistiche collocano Epstein nel settore della tecnologia di sorveglianza. Avrebbe negoziato accordi di sicurezza tra Israele e altri Paesi come la Mongolia e la Costa d’Avorio [11].
- Il padre di Ghislaine Maxwell, Robert Maxwell, secondo un ex agente israeliano lavorava segretamente per il Mossad[12].
- Un altro ex agente israeliano esiliato, Ari Ben-Menashe, ha affermato esplicitamente che Epstein lavorava per il Mossad. Il suo compito era procurare materiale per ricattare personaggi chiave della finanza, dello spettacolo e della politica[13].
Una conferma brutale dell’esistenza di una lista di nomi e del livello di importanza di chi ne fa parte è stata fornita proprio da Donald Trump. Il 7 gennaio del 2024, durante un’intervista con l’emittente conservatrice Real America’s Voice, ha affermato che le informazioni contenute nei documenti: “Potrebbero far cadere interi governi, se venissero fuori”[14].
La Lista non esiste più, anzi: non è mai esistita
Dopo i primi passi coerenti con l’intenzione dichiarata di fare chiarezza e rendere pubblica quella lista di nomi, la narrazione dell’amministrazione Trump ha improvvisamente preso una svolta surreale.
Un memo ufficiale congiunto del Dipartimento di Giustizia (DoJ) e dell’FBI, diffuso il 7 luglio 2025, dichiarava che una “revisione sistematica” di tutti i dati e le prove del caso non aveva portato alla luce “nessuna lista clienti incriminante” (“no incriminating ‘client list'”), né “prove credibili” che Epstein ricattasse individui di alto profilo[15]. Kash Patel era il direttore dell’FBI al momento del rilascio del memo. Lo stesso Kash Patel, nei mesi precedenti all’elezione di Trump, aveva accusato funzionari federali di insabbiare i nomi sulla lista[16]. Con quel memo, il Dipartimento di Giustizia e l’FBI hanno dichiarato chiusa l’indagine sul caso Epstein. Il 16 luglio 2025 Trump ha definito in un tweet: “una TRUFFA” “la bufala di Jeffrey Epstein”[17]. Ciò ha reso davvero unica la situazione giuridica della Maxwell. Ad oggi condannata e reclusa per aver adescato minorenni per venderne i servigi sessuali a… nessuno.
Qui prodest?
Ma perché Trump ha così drasticamente cambiato narrazione? Tradendo il mandato giustizialista che aspettava la lista dei clienti di Epstein, va sgretolando il consenso popolare – quando il consenso popolare è tutto quel che ha. Trump infatti non controlla i media, non è sostenuto dai cartelli finanziari dominanti e non ha nemmeno il controllo completo delle forze armate USA. Metà del congresso non si fida di lui e l’altra metà non vede l’ora di metterlo da parte. In questo scenario, non può assolutamente permettersi di alienarsi il sostegno popolare, perché è tutto quel che ha.
Eppure, questa decisione su Epstein, come facilmente prevedibile, ha frantumato il movimento MAGA, che infatti ora guarda ad altri possibili rappresentanti. Dunque, come si può spiegare una simile giravolta? Le uniche possibili spiegazioni sono due: la prima è che l’amministrazione Trump abbia deciso di sfruttare in proprio le informazioni emerse dal caso Epstein. Insomma, di usarle per ricattare politici e altri uomini potenti in tutto il mondo. La seconda ipotesi è che la stessa Amministrazione Trump sia sotto ricatto, perché in quella lista compaiono nomi ad essa vicini o che ne fanno parte. Secondo alcuni, tra cui Elon Musk, persino il nome stesso di Donald Trump. Ma chi starebbe ricattando Trump?
Una Leva di spessore
Un fattore che rafforza l’ipotesi che dietro il caso Epstein si muovessero forze Israeliane è la capriola nella politica estera USA. Anzitutto riguardo all’impegno in guerre lontane dal proprio territorio, specialmente in Medio Oriente. In campagna elettorale Trump ha più volte ripetuto che avrebbe smesso di coinvolgere il Paese in “guerre infinite” (“forever wars”) o scenari di guerra esteri. La scelta annunciata era una politica estera basata sull’America First e sul non-interventismo[18]. Eppure, non appena Israele ha chiamato, l’amministrazione Trump è scattata in un sostegno sia diplomatico che militare che rasenta il più sfacciato servilismo.
Se si somma la gestione del caso Epstein alla giravolta in politica estera, l’ipotesi che l’amministrazione Trump sia sotto ricatto da forze israeliane appare verosimile. Per queste scelte, Trump sta pagando un disastroso calo nel sostegno da parte dei suoi sostenitori, certificato ad esempio con l’elezione del sindaco di New York. Appare chiaro che, se questa amministrazione è sotto ricatto, la leva con cui è ricattata debba essere davvero molto importante. Cosa potrebbe esserlo di più di una implicazione diretta o indiretta in un sordido caso di pedofilia?
Nomi Illustri
Benché la lista dei clienti pedofili di Epstein non sia mai stata rilasciata, molti nomi di personaggi famosi sono stati collegati alle attività di Epstein. In particolare, alcuni nomi sono risultati presenti negli elenchi dei passeggeri di un volo privato, denominato “Lolita express”. In volo, minorenni fornivano prestazioni sessuali ai facoltosi passeggeri.
Tra essi spicca certamente il caso del Principe Andrew, Duca di York. Una delle accusatrici, Virginia Giuffre, ha dichiarato di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con lui quando era minorenne. Il Principe Andrew ha sempre negato le accuse. Nondimeno si è ritirato dalla vita pubblica dopo aver patteggiato di pagare una somma ingente per evitare il processo[19]. L’ex Presidente degli USA Bill Clinton è menzionato nei registri di volo per decine di viaggi[20] ma non è mai stato formalmente accusato. Anche il nome di Donald Trump è emerso nei registri di volo, sebbene solo in voli degli anni ’90[21]. Anche Trump non è stato accusato di illeciti. I nomi di Michael Jackson, Mick Jagger, Alec Baldwin, Naomi Campbell e molte altre celebrità ricorrono nelle “liste contatti” di Epstein[22], senza aver subito accuse formali.
Faccela vedere!
Insomma, dopo variegate giravolte, oggi Trump annuncia di voler riaprire una indagine rigorosa sul caso Epstein. Ma perché? Forse perché proprio in questi giorni una proposta di legge del Rappresentante dello Stato del Kentucky Thomas Massie ha raggiunto le firme necessarie all’approvazione. Non molti ne sono al corrente, ma questo Rappresentante ha proposto il 15 luglio 2025 una legge, denominata “Epstein Files Transparency Act” (H.R.4405 nella Camera dei Rappresentanti), per la desecretazione pubblica dei documenti relativi al caso Epstein[23].
Poiché la leadership della Camera ha tentato di affossarla, Massie ha anche avviato una “discharge petition”, ovvero una mozione per forzare il voto. Dopo mesi di ostruzionismo (il portavoce della camera è arrivato a chiudere i lavori della camera per settimane per impedirlo), la proposta di Massie ha ottenuto il numero di firme necessario pochi giorni fa, ai primi di novembre 2025 [24]. Con queste premesse, il voto sarebbe palese. I Rappresentanti che votassero contro dovrebbero risponderne ai loro elettori, senza potersi nascondere dietro voto segreto. Il voto è ad oggi previsto nella settimana tra il 16 e il 22 novembre 2025 [25]. Questa legge imporrebbe al governo di svelare integralmente i contenuti dell’investigazione relativa al caso Epstein, inclusa la famosa lista di clienti dei servizi pedofili.
Tanto peggio tanto meglio
Alla luce di tutto ciò qui sopra riassunto, verrebbe da pensare che Trump abbia deciso di riaprire l’investigazione e di cavalcare di nuovo l’onda dell’indignazione semplicemente per evitare di restarne sommerso. Se l’amministrazione Trump avesse in una prima fase deciso di insabbiare quei nomi per proteggere qualche amico importante, per usarla per propri fini, o sotto ricatto, forse oggi che appare inevitabile che tali nomi vengano resi pubblici, l’amministrazione ritiene più vantaggioso farsene protagonisti invece che vittime.
In questo caso, sarebbe logico supporre che il nome di Trump stesso o suoi stretti collaboratori non siano in effetti implicati. Sarebbe più probabile la presenza di nomi di altri soggetti, con peso e vicinanza politica all’amministrazione Trump, ma ormai anche inevitabilmente prossimi al pubblico sacrificio. Come dire: ormai è fatta, quindi tanto vale fare chiarezza noi stessi, invece che farcela imporre. Tornando a cavalcare l’onda, Trump si posizionerebbe di nuovo tra i procuratori del trionfo della verità. Se questo coinvolgesse personaggi a lui vicini, il gesto apparirebbe ancora più eroico. O perlomeno, così potrebbe raccontarla.
Abbiamo vinto?
In ogni caso, parrebbe che la verità su questo caso, per quanto scomoda, sia ormai prossima ad essere svelata. Verrebbe da festeggiare, non fosse che per un piccolo dettaglio. Il piccolo dettaglio che m’impensierisce è questo: secondo la legislazione legale americana, finché è in corso un’indagine criminale, i documenti relativi al caso possono venire mantenuti segreti.
Se per caso il Presidente Trump non stesse cercando di ri-cavalcare l’onda bensì di continuare a fermare ad ogni costo il rilascio di questi nomi? Sarà per questo che ora ha tanta fretta di far riaprire l’indagine sul caso Epstein, così che, finché l’indagine prosegue, i documenti possano restare segreti a tempo indeterminato? Dicono che a pensar male ci si prenda. Spero sinceramente che in questo caso non sia così.
Riferimenti
[1] Conferma dal Dipartimento di Giustizia USA sul patteggiamento per adescamento e prostituzione minorile.https://www.justice.gov/opr/page/file/1336471/dl [2] Arresto federale del 2019 a New York e Florida: Comunicato ufficiale del DOJ sul traffico sessuale di minori.
https://www.justice.gov/usao-sdny/pr/jeffrey-epstein-charged-manhattan-federal-court-sex-trafficking-minors [3] Morte il 10 agosto 2019 in carcere a Manhattan:
https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/epstein-suicidato-in-carcere-a9d4f8f6-7ebc-4d54-9381-56c1b9babb57.html [4] Indagini in Europa dopo la morte: Conferma dell’inchiesta preliminare aperta a Parigi nel 2019, estesa post-mortem.
https://en.wikipedia.org/wiki/Jeffrey_Epstein#Investigations_and_legal_actions [5] Arresto di Ghislaine Maxwell nel 2020: Articolo del New York Times sull’arresto per adescamento di minorenni per Epstein.
https://www.nytimes.com/2020/07/02/nyregion/ghislaine-maxwell-arrest-jeffrey-epstein.html [6] Condanna a 20 anni di Ghislaine Maxwell: Comunicato ufficiale del DOJ sulla sentenza per cospirazione nel traffico sessuale.
https://www.justice.gov/usao-sdny/pr/ghislaine-maxwell-sentenced-20-years-prison-conspiring-jeffrey-epstein-sexually-abuse [7] Trump e il rilascio della lista Epstein come cavallo di battaglia nella campagna: Conferma delle promesse di Trump durante la campagna 2024, inclusi podcast e interviste dove ha menzionato il rilascio dei file Epstein.
https://abcnews.go.com/Politics/trump-jeffrey-epstein-years-including-2024-campaign-trail/story?id=123778541 [8] Intervista di Pam Bondi a Fox News il 21 febbraio 2025: Trascrizione e dettagli dell’intervista dove Bondi afferma che la lista è “sulla sua scrivania” per esame, su direttiva di Trump.
https://www.foxnews.com/politics/bondi-says-epstein-client-list-sitting-my-desk-right-now-reviewing-jfk-mlk-files [9] Conferenza stampa DOJ del 26 febbraio 2025 e rilascio di “The Epstein Files – Phase One”: Articolo sul rilascio dei documenti a influencer e giornalisti, con binder distribuiti durante l’evento.
https://www.washingtonpost.com/national-security/2025/02/27/jeffrey-epstein-files-doj-pam-bondi/ [10] Collegamento Epstein-Ehud Barak, visite post-2008 e milioni da fondazioni: Report sul rapporto stretto, con visite decine di volte dopo la condanna 2008 e pagamenti da Wexner Foundation (legata a Epstein).
https://www.nytimes.com/2019/07/16/world/middleeast/epstein-israel-barak-ehud.html [11] E-mail trapelate su Epstein in tecnologia di sorveglianza e accordi con Israele, Mongolia e Costa d’Avorio: Indagine su email che collocano Epstein in negoziazioni per sorveglianza, inclusi deal con Mongolia e Costa d’Avorio via Barak.
https://www.dropsitenews.com/p/jeffrey-epstein-israel-surveillance-state-cote-d-ivoire-ehud-barak-leaked-emails [12] Robert Maxwell come agente Mossad secondo ex agente israeliano: Dettagli su Ari Ben-Menashe che afferma Maxwell lavorasse segretamente per Mossad, con legami a intelligence.
https://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Maxwell [13] Ari Ben-Menashe su Epstein per Mossad e ricatti: Intervista e libro dove Ben-Menashe afferma esplicitamente che Epstein lavorava per Mossad, fornendo materiale per ricattare figure chiave.
https://www.mintpressnews.com/ari-ben-menashe-jeffrey-epstein-ghislaine-maxwell-israel-intelligence/262162/ [14] Trump su Real America’s Voice il 7 gennaio 2024: documenti Epstein potrebbero far cadere governi: Dettagli dell’intervista dove Trump avverte che i file potrebbero “far cadere interi governi” se rivelati.
https://www.foxnews.com/media/trump-epstein-files-could-topple-governments-if-released [15] Memo DOJ-FBI del 7 luglio 2025: nessuna lista clienti incriminante né prove di ricatti: Report esclusivo sul memo che conclude la revisione senza trovare lista o evidenze credibili di blackmail.
https://www.axios.com/2025/07/07/jeffrey-epstein-suicide-client-list-trump-administration [16] Kash Patel come direttore FBI e accuse pre-elezione di insabbiamento nomi Epstein: Articolo su Patel che, prima dell’elezione, accusa funzionari federali di coprire la lista, ora come direttore.
https://democrats-judiciary.house.gov/media-center/press-releases/under-director-kash-patel-fbi-is-covering-up-trump-s-relationship-with-epstein-sacking-experienced-counterterrorism-agents-and-endangering-public-safety [17] Trump tweet del 16 luglio 2025: “TRUFFA” sulla bufala Epstein e chiusura indagine: Copertura del tweet di Trump che definisce l’intera vicenda Epstein una “TRUFFA” dopo il memo DOJ.
https://www.npr.org/2025/07/16/nx-s1-5051234/trump-epstein-hoax-tweet-reaction [18] Trump campagna 2024: fine “forever wars”, America First e non-interventismo: Analisi delle promesse di Trump per terminare guerre infinite e politica estera non-interventista.
https://apnews.com/article/trump-iran-israel-maga-republicans-truth-2d240dc778494948d1b6d15977bec6d4 [19] Principe Andrew, Virginia Giuffre e patteggiamento causa civile: Dettagli sulla causa di Giuffre per abusi minorili e il settlement multimilionario di Andrew nel 2022.
https://www.nytimes.com/2022/02/15/nyregion/prince-andrew-virginia-giuffre-settlement.html [20] Bill Clinton menzionato nei registri di volo Epstein per decine di viaggi: Analisi dei log che mostrano Clinton su almeno 26 voli tra 2002-2003.
https://www.factcheck.org/2025/08/trump-offers-no-evidence-for-claim-about-bill-clinton-and-epstein-island/ [21] Donald Trump nei registri di volo Epstein solo anni ’90: Log che confermano voli di Trump con Epstein sette volte negli anni ’90, senza implicazioni successive.
https://www.nytimes.com/2025/07/17/us/politics/timeline-trump-epstein.html [22] Nomi di Michael Jackson, Mick Jagger, Alec Baldwin, Naomi Campbell nelle liste contatti Epstein: Rilascio DOJ della contact list con questi nomi tra le celebrità.
https://www.livemint.com/news/us-news/jeffrey-epstein-files-alec-baldwin-michael-jackson-among-big-names-in-personal-contact-list-check-full-list-11740703938884.html [23] Proposta “Epstein Files Transparency Act” (H.R.4405) da Thomas Massie il 15 luglio 2025: Testo ufficiale del disegno di legge introdotto il 15 luglio 2025 per la desecretazione dei documenti DOJ su Epstein.
https://www.congress.gov/bill/119th-congress/house-bill/4405/text [24] Discharge petition di Massie, ostruzionismo leadership e 218 firme a novembre 2025: Report sul successo della petizione con la 218ª firma il 12 novembre 2025, dopo mesi di ostruzionismo incluso shutdown governativo.
https://www.washingtonpost.com/politics/2025/11/12/epstein-discharge-petition-house-massie-khanna-grijalva/ [25] Voto previsto nella settimana 16-22 novembre 2025: Conferma del Speaker Johnson sul voto in programma per la prossima settimana dopo il successo della petizione.
https://www.aljazeera.com/news/2025/11/13/us-house-to-vote-on-full-release-of-epstein-files-next-week-johnson-says


