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APOCALISSE IN ARRIVO
Incontro di riflessione sulle raffigurazioni apocalittiche
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Da sempre le civiltà umane raffigurano un evento catastrofico che porrà termine alla vita umana su questo pianeta. Religioni e culture ne hanno descritto, nei millenni, le caratteristiche e le dinamiche, situandolo sempre in un futuro più o meno precisato. Negli ultimi decenni le arti umane hanno raggiunto una tale diffusione e sofisticatezza da permettere a questo tip odi narrazione di prolificare e diffondersi in modo esponenziale, e l’apocalisse è diventato un vero e proprio “genere”: narrativo, cinematografico, pittorico, fotografico e persino musicale. Molte sono le spiegazioni che vengono date a questa rappresentazione della “fine del mondo così come lo conosciamo”, per lo più di matrice psicologica o psicosociale, spesso collegate a marco-fenomeni di natura geopolitica, sanitaria, culturale, storica.
Ritengo che queste narrazioni immaginarie contengano un messaggio che va oltre il mero “dopo di me il nulla” di ordine psicologico o qualsiasi specifica lettura contestuale, ed invece raffigurino l’attesa ed il timore di un processo da sempre in corso nella mente collettiva della nostra specie, un fenomeno che sta velocemente approssimandosi alla sua realizzazione.
In questo incontro discuteremo della ferocia esistenziale, della spinta alla distruzione come risposta evolutiva; delle molteplici raffigurazioni apocalittiche nelle loro forme peculiari e delle caratteristiche che le uniscono e rendono univoche. Analizzeremo alcune tra le più affascinanti apocalissi cinematografiche e narrative: dalla catastrofe naturale alla pandemia, dal disastro tecnologico o informatico alla sovrappopolazione e la degenerazione urbana, dall’olocausto termonucleare alla minaccia aliena fino all’apocalisse zombie. Parleremo poi di disgregazione collettiva dei paradigmi di realtà e identità, di analgesici esistenziali, delle reazioni difensive che la nostra mente collettiva mette in atto per tenere lontana la visione dell’abisso incombente. Perché, in definitiva, pronti o non pronti, ci siamo quasi.
Durata: 8h (+ benefit)
Massimo numero partecipanti: 35
STRUTTURA:
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